ANNI '70. Storia di pesci rossi

Premessa tecnica

Quelli che manipolano il meccanismo nascosto della società costituito da un governo invisibile che è il vero potere che controlla. Noi siamo governati, le nostre menti vengono plasmate, i nostri gusti vengono formati, le nostre idee sono quasi totalmente influenzate dagli uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare. Questo è il logico risultato del modo in cui la nostra società democratica è organizzata. Un vasto numero di esseri umani deve cooperare in questa maniera se si vuole vivere insieme come società che funziona in modo tranquillo. In quasi tutte le azioni della nostra vita, sia in ambito politico o negli affari o nella nostra condotta sociale o nel nostro pensiero morale, siamo dominati da un relativo piccolo numero di persone che funzionano i processi mentali e modelli di comportamento delle masse. Sono loro che tirano i fili che controllano la mente delle persone ”. (Edward Bernays, " Propaganda. L'arte di manipolare rivolta pubblica ", 1928, riedito da Piano B Edizioni)

Si Può dire in modo assoluto Che le folle Non Sono influenzabili con Ragionamenti [...] Una serie di  ragionamenti stringati, sarebbe totalmente incomprensibile alle folle, e perciò E permesso dire Che esse non ragionano o Fanno Ragionamenti falsi, e Non Sono influenzabili con un ragionamento () L'oratore, in intima comunione con la folla, evocare le immagini che seducono. Se egli riesce, il suo scopo è stato raggiunto; e un volume di arringhe non vale le poche frasi che sono riuscite a sedurre gli animi. "(Gustave Le Bon).

Il pubblico viene “ un gregge che ha bisogno di essere guidato ”. E questo pensare del gregge rende la gente " ben disposta verso la classe dirigente ". Bernays fu sempre fedele al suo asseoma fondamentale “ controlla le masse senza che esse lo sappiano ”. (Bernays).

 

ISTRUZIONI PER I MASS MEDIA

 

1) La psicologia delle masse deve focalizzarsi sull'emozione, non sui fatti. Dato che la massa è incapace di formulare pensieri razionali, la motivazione deve basarsi non sulla logica ma sulla presentazione.

[Mai spiegare le motivazioni delle BR. O ppure perché molti giovani impugnano le armi, qual è il loro scopo. Mai andare a fondo sulla vita, e perché uno è stato oggetto delle BR, ma mettere invece l'accento sulla casualità : i BR hanno colpito uno dei tanti, un vicino di casa e di lavoro , la prossima vittima potrebbe essere tu ] .

I popoli hanno sempre subito l'influenza delle illusioni. Essendo le illusioni indispensabili ai popoli, questi si volgono per istinto come l'insetto che va verso la luce, verso i retori che gliela offre dai propri canali di comunicazione.

Le folle dinanzi alle evidenze che a loro dispiacciono, si voltano da un’altra parte, preferendo deificare l’errore, se questo le seduce. Chi sa illuderle, può facilmente diventare loro padrone, chi tenta di disilluderle è sempre loro vittima. ( Gustave Le Bon - Psicologia delle folle)

2) Le folle sono impressionate specialmente dalle immagini. Se non sempre si dispone di queste immagini, si può evocarle adoperando con giudizio parole e formule e perfino costruirle, montarle. Adoperate con arte, possiedono davvero il misterioso potere che, un tempo, quelli che si intendevano di magia attribuivano proprio alle immagini. Provocano nell’anima delle moltitudini le più terribili tempeste, e sanno anche calmarle.

[Di fronte alle azioni delle BR i media devono far vedere i parenti delle vittime, il vicino, gli amici, creare empatia con il sofferente, la loro disperazione e proccupazione, le lacrime, le bare, il passo mesto delle autorità, le facce da becchini sullo sfondo del tricolore. Le BR devono essere definite al soldo dei servizi internazionali per destabilizzare l’Italia, le BR sono delle infiltrate. Metterne perciò in cattiva luce i singoli personaggi].

3) Così come l’immagine, anche la parola è “fondamentale”. Poiché le parole sono “comandi”, bisogna saperle usare e soprattutto scegliere “quali parole” utilizzare, perché possono trascinare intere folle.

[Titoloni sui giornali, “terrorista”, che evocano dei matti che colpiscono a casaccio, senza scopo né finalità. Esseri che non sono come tutti glii atri, ma mostri di cui bisogna aver paura; fare delle BR il capro espiatorio, tipo “è colpa loro se il movimento operaio arretra e non si fanno le riforme”, creare un “noi” e un “loro”, cioè noi buoni e loro cattivi].

Il potere delle parole è legato alle immagini che evocano, ed è completamente indipendente dal loro reale significato. Talvolta le parole più mal definite sono quelle che fanno più impressione. Come, ad esempio, le parole democrazia, socialismo, eguaglianza, libertà, occupazione, sostegno alle famiglie, accoglienza, ecc. il cui senso è così vago che non basterebbero dei grossi volumi a precisarlo. E va sempre lasciato nel vago perché ottenga l'effetto di ipnotizzare l'ascoltatore, poiché alla loro enfatica sillabazione davanti a una telecamera è unito un magico potere, come se contenessero la soluzione di tutti i problemi. Queste parole sintetizzano diverse aspirazioni incoscienti e la speranza della loro realizzazione.

4) Ricorso alla paura. Il ricorso alla paura cerca di costruire il supporto instillando paura nella popolazione. E poiché si tratta di una delle emozioni “forti”, viene utilizzato scientemente, per manipolare e annullare le coscienze.

[Instillare incertezza, la paura (ognuno può essere un terrorista e mettere la bomba), ognuno può essere la prossima vittima. L’Italia è in pericolo, la democrazia è sotto attacco, le istituzioni e i partiti della sinistra sono nel mirino delle BR e del fascismo, della destra. Il tam tam dei media deve parlare tutti i giorni di attentati fatti e di possibili obbiettivi. Mettere a fuoco il terrore per indebolire le coscienze, per fare accettare ogni tipo di legge liberticida, come se fosse il male minore e perciò auspicabile].

La paura, inoltre, è in grado di rendere il soggetto che ne subisce gli effetti particolarmente manipolabile ed influenzabile, spinto il più delle volte da paure illusorie ed autoalimentate. Non è casuale, quindi, che il sistema mediatico, ben conscio del potere della paura e degli stati ansiosi, amplifichi di gran lunga le peggiori notizie a suon di talk show […] Questo “particolare” modo di informare, che ha il principale scopo di terrorizzare o comunque di inquietare il pubblico, va applicato su tutte le notizie e non solo sulla cronaca nera. Pensate, ad esempio, alle previsioni del tempo dove agli eventi atmosferici e fenomeni naturali vengono dati nomi inquietanti che a livello inconscio evocano situazioni negative […]

Il perché di tutto questo? Come già detto, un individuo impaurito o ansioso è sempre facilmente manipolabile. La paura della miseria, dell'accerchiamento, del tradimento, della congiura mondiale, della distruzione della cultura del proprio Paese ecc.

Il ricorso alla paura funziona bene nella fase della conquista del potere, meno nel mantenimento del potere perché chi ha il potere richiede la garanzia. È per questo che nella fase successiva il ricorso alla paura va sostituito con l'esibizione della potenza e con il culto del capo (magari di qualche generale).

 

Antonio Savino 19/11/2019