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Category: GLI SPIRITI DELLA SOCIETA'
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MARX: COMPENDI

(PROVVISORIO)

IL MARX TRA LE NUVOLE, “MULTIVERSO

Premesse epistemiche: l'illuminismo

Per illuminismo si intende quel progetto sorto nel XVIII secolo che aveva come fine la conoscenza e la trasformazione della realtà attraverso della costruzione di una scienza obbiettiva, di una morale, di un etica e un diritto universale orientati all'emancipazione umana e al benessere progressivo. Metro e strumento di tale tensione progettuale è la ragione, organo di verità e strumento di progresso, "lume" rischiaratore delle "tenebre" (da qui la metafora della "luce" così cara all'Illuminismo.

La ragione con la doppia funzione di critica e di normazione diventa il "tribunale della ragione" di fronte al quale che si devono presentare tradizioni, superstizioni, dogmi e filosofie, credenze, religioni affinché ne venga esaminata la legittimità, la fondatezza, l'utilità. E' la ragione che deve definire i criteri e le norme in base alle quali indirizzare la vita dell'uomo, perequare, diminuire le sue sofferenze e raggiungere la maggior felicità possibile per tutto il genere umano.

Lottare contro il pregiudizio, la superstizione, il fanatismo, contro tutte le forze che hanno impedito il libero e critico uso della ragione: le tradizioni, l'autorità, il potere politico, i privilegi, le religioni fissate in dogmi e apparati, le metafisiche.

Al tempo l'Illuminismo si presentava come un movimento fortemente atisistemico perché alla fede rivelata contrapponeva il metodo deduttivo della scienza cartesiana, l'osservazione dei fatti e nella formulazione di principi generali verificati dall'esperienza e dai mezzi propri di ciascuna disciplina.

La ragione illuministica vuole essere una forza che crede nella realizzazione dell'uomo mediante un sapere vero e utile. Da ciò l'esaltazione della scienza e delle sue capacità di trasformazione della realtà.

Per questo l’illuminismo fu sussunto da Marx giovane in diversi brani delle sue opere e ancor più massivamente dai marxisti “ortodossi”.

L’illuminismo come progione

In sequenza l'illuminismo fu definito come la "gabbia d'acciaio" (Weber) e "bugia necessaria" Nietzsche.

XX secolo ha messo a dura prova e dissolto l'ottimismo del progetto illuministico, il feroce colonialismo, l'industrializzazione forzata prima, le sue due guerre mondiali, i campi di sterminio, il militarismo, le bombe nucleari, l'imperialismo, il terrore nucleare poi, hanno fatto naufragare la credenza nel progresso, nella giustizia sociale e la felicità universale.

I lumi, la scienza, la ragione si rivolse contro se stesso, e divenne uno strumento di oppressione e sfruttamento universale, ma razionalizzato, fatto spesso in nome in nome della liberazione umana.

La volontà di dominare la natura si trasformava nel dominio degli esseri umani.

Per Max Weber (1864-1920) la razionalità illuministica era una razionalità finalizzata-strumentale, che nella razionalità della burocrazia statale, invece di liberare, costringeva gli uomini in una nuova schiavitù, all'interno di vincoli più stretti, dentro una una "gabbia d'acciaio" appunto.

Nietzsche sostiene che sotto la superficie della vita moderna, dominata dalla fede nella scienza e nella conoscenza, la fede nelle verità oggettive, nelle morali, nel senso di progresso sono solamente delle maschere, per elidere l'instabilità ed insicurezza dell'esistenza, che ci consolano, ci danno una mano a sopportare l'imprevedibilità del divenire del mondo, le sue lacerazioni, ma è pur sempre una maschera. Una “bugia vitale e necessaria”, una costruzione mentale di un universo razionale, armonico e provvidenziale per far fronte ad un mondo crudele e imprevedibile, caotico e privo di scopo e direzione.

Se da un lato, quindi, con la critica all'illuminismo si riconosceva l'impossibilità di descrivere e capire il mondo con un unico linguaggio, dall'altro lato in molti pensavano ancora che potesse esistere una realtà unitaria a cui potersi riferire.

Alla fine della prima guerra mondiale, si impose il marxismo “ortodosso” che aveva ripreso l'eredità illuminista di emancipazione sociale, e sperava di riuscire là dove l'illuminismo aveva fallito.

L'abolizione della proprietà privata, e l'economia pianificata Avrebbe dovuto uguagliare gli uomini e mettere fine all'universo caotico e dispotico del capitalismo nell'economia di mercato. Togliendo così l'umanità dalla contingenza dando nuovo slancio all'intraprendenza dell'azione umana. Un nuovo paradigma voleva correggere l'illuminismo borghese per conseguire i medesimi risultati dell'emancipazione universale di ognuno.

Il rituale messianico della liberazione, la “gabbia d'acciaio”, “la bugia vitale” continuò in qualche modo, sotto altre spoglie.

Quanti Marx esistono?

Che agli albori dell'illuminismo si pensasse che la scienza e la tecnica avrebbero portato progresso, benessere e pace nel mondo, è comprensibile. Ma che dopo le due guerre mondiali, e le rivoluzioni del capitalismo, si proseguisse con il dogmatismo positivistico e scientifico, o i teoremi del socialismo scientifico dogmatico e chiuso, è stato come fondare una religione laica.

Se in qualche modo Marx, era in un certo senso era vittima del suo tempo, dove c'era la scienza vittoriosa che prendeva il sopravvento sulla superstizione generalizzata, e si sperava che con il razionalismo avesse anche la meglio sulla religione. Marx in molti passi (non in tutti) ragionava come se la scienza/tecnica fossero neutrali, non segnate dal dominio di classe, frutto dalla allora borghesia nascente.

Quindi è il Marx che per nobili motivi, nel tentativo di dimostrare scientificamente e “oggettivamente” -come si usava allora, contro gli idealisti e idealismi-, la inevitabile vittoria del proletariato sulla borghesia, con metodo analitico cercava nella scienza le “cause oggettive”, “naturali”, e immanenti della rivoluzione proletaria (c'era anche un che di messianico in questa interpretazione).



 

INDICE

1

IL MANIFESTO 1

DEL COMUNARDO 2.0 1

MARX: COMPENDI 5

IL MARX TRA LE NUVOLE, “MULTIVERSO” 6

Premesse epistemiche: l'illuminismo. 6

Quanti Marx esistono? 8

Premesse epistemiche: post illumismo marxista. 11

Il post illuminismo (in versione marxista) 12

Il Marx multiverso: sistemico 14

@@@@IL METODO DI ANALISI 18

La non neutralità della scienza e della tecnica 18

#I PERCORSI COSTITUTIVI DELLA EPISTEMOLOGIA# 21

Il metodo di analisi “sistemico”: il neo-olismo vs il riduzionismo. 21

L'approccio sistemico 22

Definizione di un sistema 25

L'unica variabile costante e insostituibile è l'organizzazione: il Sistema! 25

Le articolazioni del “sistema” 27

I sistemi sociali possibili. 30

Conclusioni sul metodo sistemico 31

IL MATERIALISMO STORICO: FORZE PRODUTTIVE E RAPPORTI DI PRODUZIONE 33

Tecnica del dominio consensuale in tutte le epoche 37

I PERCORSI EPISTEMOLOGICI 39

La ricerca dei fondamentali nella natura 39

La logica formale e la separazione del soggetto dall'oggetto 40

Con la fisica classica la filosofia diviene “scientifica” 44

Postulati della fisica moderna 46

Appunti sul paradigma della Meccanica Quantistica (MQ) 48

Problemi del soggetto-oggetto e il linguaggio 49

Il realismo precario 50

Il tempo e la storia 53

Metodo in MQ e inferenze filosofiche 59

Il widersprüche e la dialettica 63

LA PRAXIS 65

La Praxis marxista 67

Update 70

La persona costituente (corpo vivente) 71

MARX E IL METODO SISTEMICO 73